LA NOSTRA MISSIONE
La Lega Consumatori è nata nel 1971 , promossa dalle Acli Milanesi in una fase storica di grande mutamento sociale.
Per questo la Lega Consumatori è gemella dei Gruppi di Acquisto Familiari e Solidali, tutti nati dalla spinta propulsiva scaturita dalla adesione alle idee del Concilio Vaticano Secondo e dall’opera capillare di formazione sociale promossa dalla grande organizzazione di lavoratori cristiani.
Dalle Acli fin dal suo sorgere la Lega Consumatori ha fatto proprio il carattere distintivo di Movimento Educativo e Sociale a fondamento cristiano, le Acli dei lavoratori, la Lega Consumatori dei cittadini consumatori e delle famiglie, convinte di essere chiamate a svolgere un ruolo di soggetto sociale protagonista dello sviluppo del Paese.
La Lega Consumatori da subito ha articolato la sua presenza in Italia con tre momenti distinti: il momento del servizio costruendo una rete di patronato consumerista dei cittadini , il momento della informazione ed educazione per una crescita della persona e della famiglia in chiave di umanesimo integrale, il momento della proposta sociale e politica realizzato come forza sociale.
Sono i tre pilastri sui quali la Lega Consumatori ha costruito da sua autonomia e libertà fondata sulla partecipazione diretta dei cittadini consumatori e delle famiglie.
La forza animatrice è sempre stata rappresentata dalla priorità dell’impegno formativo. La Lega Consumatori intente qualificarsi come scuola di formazione in tutto quanto propone e realizza.
La Lega Consumatori è la seconda associazione di consumatori nata in Italia, dopo l’Unione Nazionale Consumatori di Vincenzo Dona, ed ha partecipato in prima fila a tutto il percorso consumeristico italiano dagli anni settanta in avanti.
Dall’Unione Nazionale Consumatori ha preso il testimone agli inizi degli anni novanta per svolgere il ruolo di Capofila delle 12 associazioni nazionali di consumatori nella realizzazione dei progetti pilota riconosciuti e sostenuti dalla Commissione Europea sul tema dell’accesso alla giustizia alternativa e integrativa in Italia.
In questo campo ha assunto anche sul piano culturale il ruolo di prima fila nella sperimentazione e nello sviluppo del nuovo modello ADR: la conciliazione paritetica, un modello che mira a comporre le controversie pacificamente e in chiave di giustizia coesistenziale.
Infatti grazie al percorso realizzato il presidente nazionale di Lega Consumatori , da relatore alla Conferenza CNCU-REGIONI di Milano, 1990, poteva per la prima volta definire il nuovo modello ADR chiamandolo di conciliazione paritaria.
Da quell’evento sono passati 25 anni, la Direttiva 2013/11/ U.E ha riconosciuto il modello il Parlamento Italiano lo ha inserito nella legge di recepimento delle direttive U.E e il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che gli conferisce il riconoscimento di legge
La Lega Consumatori si rapporta con le istituzioni democratiche, a tutti i livelli, con la considerazione che esse sono luoghi e strumenti di costruzione di bene comune, indipendentemente dalle forze politiche che le governano e intende qualificarsi come portatrice credibile dei bisogni e delle attese dei cittadini e delle famiglie.
La Lega Consumatori si rapporta con le imprese da soggetto autonomo, libero, credibile e indipendente puntando sul principio della lealtà, del rispetto e della valorizzazione di ruoli che sono diversi e che possono convergere verso gli interessi delle persone, clienti per le imprese, consumatori e utenti per le associazioni dei consumatori.
Con lo sviluppo della globalizzazione si è fatto strada il principio della sostenibilità. L’attività di produzione di beni e servizi deve sempre di più rapportarsi con le esigenze dell’ambiente umano e dell’ambiente naturale. L’impresa pertanto deve avere come obiettivo la sostenibilità e coltivare il rapporto con lo la rappresentanza dei consumatori e dei lavoratori intesi quali stake holder: portatori di interessi . In questo quadro le associazioni dei consumatori hanno un ruolo determinante.
La lega Consumatori insieme ad altre associazioni punta su un salto di qualità del consumerismo italiano . Essa è consapevole ,come sostiene la Caritas in Veritate , che l’intervento del mercato e del pubblico da soli o anche in accordo tra di loro non basta, per uno sviluppo equo e solidale c’è bisogno di un terzo soggetto, articolato in una pluralità di proposte e di presenze, portatore della cultura del dono, del gratuito della solidarietà.